Rotary International ha ricevuto una donazione/sfida da parte delle Fondazione Google, un nonprofit gestito dalla Google.org, per sostenere il programma del Rotary di eradicazione mondiale della poliomielite. La sfida del Rotary è quella di raccogliere donazioni corrispondenti ad ogni dollaro donato dalla Fondazione Google nel giro di un anno.
La donazione ed i fondi corrispondenti sosterranno direttamente le attività di immunizzazione contro la poliomielite portate avanti dall’Iniziativa per l’eradicazione mondiale della poliomielite (GPEI), una partnership avviata dall’Organizzazione mondiale della sanità, dal Rotary International, dall’UNICEF e dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie.
“Seguendo l’esempio della donazione da parte della Fondazione Bill & Melinda Gates al Rotary avvenuta a novembre, Google.org rappresenta un altro responso alla chiamata al sostegno da parte del Rotary e dei suoi soci all’eliminazione della poliomielite” ha dichiarato il Dr. Dr. Robert S. Scott, amministratore generale della Fondazione Rotary. “Entrambe le donazioni/sfida riflettono il ruolo di leader del Rotary nella lotta illimitata al raggiungimento dell’obiettivo vitale della salute di tutti i bambini del mondo”.
L’eradicazione della polio è stata la priorità numero uno del Rotary sin dal 1985.
A livello globale, il numero di casi di polio è sceso da 350.000 casi all’anno a metà degli anni 80 a circa 2.000 casi nel 2006. Il GPEI è riuscito ad ottenere un calo del 99 percento dei casi ed ha abbassato il numero di paesi con epidemie di polio da 125 a soli 4: Afghanistan, India, Nigeria e Pakistan.
“Questa donazione arriva in un momento cruciale per l’iniziativa, poichè sono necessari ulteriori fondi per raggiungere i bambini nelle regioni più difficili nel mondo”, ha dichiarato il Presidente di RI Wilfrid J. Wilkinson. “Abbiamo a disposizione gli strumenti tecnici per sconfiggere la polio e siamo quasi lì. Abbiamo solo bisogno che il mondo segua l’esempio della Fondazione Google Foundation e dia il proprio sostegno all’eradicazione una volta per tutte di questa malattia prevenibile”.