Care Socie e Cari Soci,
all’inizio del nuovo anno desidero formulare a tutti Voi l’augurio di un 2014 sereno e ricco di soddisfazioni. Come Governatore spero che l’anno che ci attende veda la concretizzazione dei tanti e pregevoli programmi di servizio, che mi sono stati presentati durante la mia visita ai Vostri Club, progetti che rappresentano l’espressione della grande potenzialità di rendersi utili dei nostri Club.
Una varietà di interventi, di grande spessore che si rivolgono in tutti i campi, dall’istruzione, all’aiuto e indirizzo ai giovani, dall’assistenza ai sofferenti all’aiuto materiale dei bisognosi, dagli interventi in campo culturale e artistico, alle conferenze sui grandi temi, nulla escluso. Per non parlare degli interventi di respiro internazionale in campo socio sanitario ed assistenziale, tramite la Rotary Foundation.
Questo è il Rotary! Questo è il modo più concreto di rispondere all’invito di promuovere la sensibilizzazione al Rotary, che ci viene richiesto dal calendario rotariano per questo mese di gennaio.
In una società ove l’apparire conta più dell’essere, bisogna evitare di sentirci appagati dall’esibire il distintivo o di dichiararci semplicemente “rotariani”. Ai rotariani non si chiedono sacrifici particolari o di trasformarsi in missionari nel terzo mondo.
Per questo Vi sono persone straordinarie: si chiamano “Volontari del Rotary” perché hanno scelto di recarsi nelle zone più svantaggiate del pianeta a curare la cecità, a vaccinare i bambini, a realizzare pozzi e strade e quant’altro possa portare sollievo a popolazioni mancanti di tutto. Si può essere buoni rotariani e servire il pubblico interesse nella vita di tutti i giorni: in casa, in ufficio, in azienda, con i colleghi, con i clienti, con i dipendenti. Come? Agendo con rettitudine, uniformando, cioè, i comportamenti ai più alti principi dell’etica economica e sociale; ma agendo anche con spirito di servizio: superando, cioè, l’egoismo individuale, dando esempio di amicizia, rispetto, tolleranza ed aiuto ai più bisognosi.
La vera promozione della sensibilizzazione al Rotary, prima ancora che con i progetti di servizio dei Club, la fanno i singoli Soci con il loro comportamento di uomini liberi che, con l’adesione al Rotary, hanno scelto liberamente, ciascuno nel proprio Club, di servire gli interessi della propria comunità, di servire il Rotary e non di servirsi del Rotary.
Gianfranco Pachetti