il mese di aprile è dedicato alla stampa rotariana a dimostrazione di come il Rotary dia importanza alla necessità di fare conoscere nel mondo rotariano ciò che viene fatto ovunque nel mondo. Ciò serve di stimolo a tutti i rotariani per non chiudersi nel mondo esclusivo del proprio club e di sentirsi parte del grande mondo espresso dovunque dal Rotary Internazionale. La stampa rotariana si esprime attraverso molte testate tra cui THE ROTARIAN, distribuito in tutto il mondo a cui sono collegate 30 riviste regionali tra cui quella italiana ROTARY. Inutile ricordare che la carta stampata viene prodotta anche nel Rotary per essere letta, almeno questo è ciò che si augurano coloro che si prodigano in continuazione con il proprio lavoro in tale settore. Altre realtà importanti sono rappresentate dalle riviste distrettuali (esempio ROTARY MAGAZINE DEL DISTRETTO 2070), dai BOLLETTINI dei Club (spesso di ottimo livello) ed infine dai tanti siti web internazionali e locali. La situazione attuale dell’informazione rotariana avrebbe bisogno, strano ma vero, di un fiume di parole. Vediamo di condensare il tutto visto che la stampa rotariana fa parte del settore comunicazione e che oggi tale settore richiede sintesi. Ho detto spesso in questo mio anno che quando i bambini hanno fame dicono “Am” e tutti capiscono. In quest’annata rotariana da parte dei 10 Governatori della Zona 12, riuniti nell’ADIRI, si è fatto un passo innovativo nella gestione e qualità della rivista regionale ROTARY. Il tutto con grande profusione di energie poiché queste cose non sono certamente facili. Nel nostro Distretto, come in molti altri, è stata completamente rinnovata la rivista distrettuale introducendo una gestione editoriale espressa da un direttore responsabile e da un comitato editoriale ed introducendo una politica informativa più agile e democratica con contenuti culturali e grafici di rilievo.
Non è stato possibile fare molto in termini di rinnovamento nel caso del sito web distrettuale in quanto questo è gestito da anni per il database ed i modi informativi (immagine e grafica) sempre dallo stesso gruppo di persone che, pur avendo il merito di aver creato tale sito, mal comprendono la necessità dopo 10 anni di rinnovarlo. Un Governatore che si trova d’innanzi ad un contratto blindato, e quindi impossibilitato ad eseguire in via autonoma qualsiasi innovazione avverte inevitabilmente qualche disagio in termini di libertà e responsabilità. Facile pensare che il controllo del server con i relativi servizi richiesti e spese non accreditate al Distretto possono rappresentare un punto di osservazione esclusiva e certamente non consentita a chi ha rinunciato “sua sponte” ad incarichi distrettuali ad hoc.
Conservatorismo, interessi personali, accanimento nel conservare i punti di presunto potere acquisito, non riconoscimento degli errori commessi per incapacità o incuria, ignoranza dei modi e delle regole rotariane, sono i peccati che troppo spesso si incontrano in certe situazioni rotariane.
Vanno ringraziati i normali, o se più vi piace, sani rotariani che rimangono la vera forza del Rotary e che sono i motori propulsori dell’attività nei Rotary Club. A questi ultimi, e solo a quest’ultimi, John Kenny in questa annata ha pensato di “ridare indietro” il Rotary poiché ha avvertito troppe sovrastrutture e troppi burocrati tra le file dei vertici rotariani. Ai tanti veri rotariani che ho trovato nelle mie visite ai Club in questa annata, anch’io dico con John Kenny che la vera risorsa del Rotary siete voi. Attenti però ogni anno a chi consegnate la gestione del vostro Club o del vostro Distretto. Non tutti coloro che si prendono le responsabilità sanno poi esprimersi per i rotariani piuttosto che per sé stessi. Ed infine, lasciatemi ribadire il concetto che occorre contrastare in tutte le espressioni rotariane cioè nelle manifestazioni, nella carta stampata, nei siti web e nei service, lo scadimento del “tono” rotariano. La società di oggi è fragile e narcisista. Questa società ha infatti paura del futuro, è preda dell’ansia nel quotidiano, pensa solo a sé stessa ed è incapace di costruire progetti. La ricerca della fuga dalla realtà è la soluzione spesso più praticata (alcol, droghe, ecc.). La comunicazione che viene dai mass media e dalla politica che parlano ma non generano nuove idee e nuovi fatti, ne è spesso l’inconscia espressione. C’è un’unica ricetta: sperare che sopravviva e prenda di nuovo il sopravvento quella parte della società giovane che crede nell’intelligenza emotiva cioè nell’esaltazione della capacità intellettiva creatrice di nuove idee e di nuove sfide portate avanti con passione ed emozione. Ho soprattutto speranza che il Rotary stesso non esprima la società odierna “tout court” ma sappia esprimere, come dovrebbe essere e qualche volta non è, la parte migliore della società che non deve perdere il senso della responsabilità dell’educazione dei giovani .
In termini di informazione rotariana ringrazio tutti coloro che hanno partecipato ai tre Forum rivolti a tre temi sociali importanti cioè l’abuso di alcol, la pace e la prevenzione dei conflitti e la cultura alimentare rappresentata dall’evento “Saperi e Sapori”,Tali eventi sono stati apprezzati anche al di fuori del’ambito rotariano da coloro che sono stati associati alle manifestazioni stesse.
E’Pasqua! Tempo di resurrezione! Invio a tutti i miei migliori auguri.
Mario